08 apr

LA FUNZIONE “MASCHERA”

LA FUNZIONE “MASCHERA”

A volte succede di trovarsi a lavorare in condizioni particolari, per esempio in cantieri dove ci siano operativi più livelli laser contemporaneamente, oppure in presenza di vetri o superfici riflettenti; sono condizioni particolari che possono interferire con il ricevitore acustico, falsando le quote e compromettendo il lavoro.

Per risolvere questo problema sul momento, è possibile “oscurare” uno o più lati di emissione dello strumento coprendo fisicamente i vetri con uno straccio o un cartone; non pensiate che sia una soluzione di emergenza: anche un modello di laser “nobile”, come lo SPECTRA GL722 propone come accessorio standard delle piastrine di plastica da incastrare nei vetri!

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Alcuni modelli di livello laser permettono invece di inibire il raggio laser elettronicamente, cioè con una impostazione speciale da tastiera: la funzione “maschera”.

MASCHERA

 

 

nella foto: funzione “maschera” sul TOPCON RL-100

Nelle descrizioni dei laser che vendiamo e che trovate sul nostro sito, sono indicati i modelli che dispongono di questa funzione.

Di seguito trovate un piccolo elenco che comprende anche strumenti fuori produzione, divisi per marchi.

SPECTRA

TOPCON

LEICA

  • RUGBY 260-270-280
  • RUGBY 300-320
  • RUGBY 400DG
  • RUGBY 410-420
  • RUGBY 870-880
  • RUGBY CLHCLA-CLI

GEOMAX

TECNIX

  • FL400HAG
11 feb

KEEP CALM AND… capitolo uno: il laser non si accende

KEEP CALM AND…

Breve guida a cosa fare quando il laser si ferma (e tu devi finire il lavoro).

CAPITOLO 1: NON SI ACCENDE!

  • Apri il vano batterie
  • Guarda bene le batterie: sono bagnate o incrostate? Hanno una patina azzurrina o giallina? Se è così, sono esplose: prestate attenzione, il liquido fuoriuscito è acido, quindi lavatevi le mani e smaltite le batterie negli appositi contenitori. 
  • Dopodiché, pulite con uno straccio imbevuto di diluente (anche alcool va bene, oppure pulisci-contatti) il vano batterie ed in particolare le molle dove le batterie appoggiano. 

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nell’immagine, alcuni esempi di “disastro avvenuto”

  • Che le batterie fossero danneggiate o meno, sostituitele con delle alcaline (usa e getta) di pari formato rispettando la polarità (verso di inserimento, di solito indicato nello strumento) , chiudete il vano batterie, e provate ad accendere lo strumento. 

ANCORA NON FUNZIONA? 

Se le batterie erano esplose, l’acido può essere penetrato nello strumento ed aver danneggiato dei componenti, oppure possono esservi verificati problemi per altri motivi, come urti e cadute, quindi  meglio fare controllare lo strumento in Laboratorio.

NIENTE PAURA! 

Chiamaci, avrai il preventivo di riparazione in tempi brevissimi, e disponibilità di uno strumento sostitutivo gratuito!

QUI I NOSTRI CONTATTI

NOTE A MARGINE:

  • non tutti gli strumenti hanno batterie sostituibili dall’utilizzatore, quindi quanto sopra riportato è un’indicazione generica.
  • se le batterie erano esplose, molto spesso è perchè non erano batterie ricaricabili MA sono state inavvertitamente caricate: prestate attenzione alle batterie che installate nello strumento, se vi manca il manuale d’uso chiedetecelo!
  • anche a titolo di prova, è generalmente sconsigliato utilizzare lo strumento con il caricabatterie collegato: questo uso improprio può danneggiare le componenti interne dello strumento!
  • di nuovo, se avete dei dubbi, prima di fare prove particolari CHIAMATECI !